Il ritratto di Hahemann
I primi anni della vita di Melanie d'Hervilly-Gohier (1800-1878) sono piuttosto oscuri, poiché neanche lei fa alcun riferimento a questo periodo. Nasce il 2 febbraio del 1800 dal conte Joseph d'Hervilly e da Maria Joseph Gertrude Heilrath. Adora il padre e descrive la madre come gelosa e piena di sé. Abbiamo queste notizie dal memorandum che scrive per il processo che le viene intentato per abuso professionale. Sappiamo che viene affidata, come figlia adottiva, alla famiglia Léthière. Lui è pittore, allievo di JL David. Melanie è pittrice, è qualcosa di più di una dilettante. Espone al Salon dal 1822 al 1824 e, per rendersi indipendente, vive con la vendita dei propri dipinti. Diviene la compagna del pittore Lèthière inserendosi abilmente nel mondo culturale parigino. Il pitt ore muore nel 1832 e Melanie sposa Hahnemann il 18 gennaio 1835. Nel 1838 a tre anni dal matrimonio è quindi lei in persona a dipingere il ritratto di Hahnemann. E' un olio su tela di 61x48 cm, firmato e datato da Melanie sulla sinistra. Alla morte di Hahnemann viene ereditato dalla figlia Amelie e, successivamente, dal dott. Suss-Hahbemann. La Fondazione Negro per l'omeopatia ha acquistato il dipinto per il Museo dell'omeopatia. Il quadro si aggiunge al piccolo disegno di Amelie, che già è stato descritto in questa rubrica. E' certamente il ritratto più veritiero di Hahnemann che non appare idealizzato, essendo la sua immagine simile a quella del dagherrotipo dell'ultimo anno della sua vita.